Uno dei 4 siti naturali delle Alpi
Il 26 giugno 2009 c’ero anch’io a Siviglia quando 9 gruppi montuosi delle Dolomiti sono entrati a far parte della “World Heritage List” dell’Unesco quali siti naturali di eccezionale valore paesaggistico, geologico, geomorfologico.
Il traguardo Unesco non è stato facile da raggiungere. Le cronache di quello straordinario evento sono una prima chiave di lettura per comprendere l’importanza di tale riconoscimento.
Per riprendere parole di Giovanni Comisso, datate 1941, «questa terra dolomitica è destinata ad avere tutti i favori. Non bastano le montagne sublimi sino all’irragionevole, non basta la gente nata dalle nevi, dalle rocce, dai boschi, da quest’aria e da questo cielo, rosea e pallida, tenace e ardente, non bastano tanti favori, questa terra doveva avere anche…».
Sì, le Dolomiti dovevano diventare anche patrimonio mondiale Unesco: uno dei 4 siti naturali delle Alpi. Essere sito Unesco – oltretutto come “bene seriale” – rappresenta una grande ribalta, ma prima ancora richiede un forte senso di responsabilità.
Nell’autunno 2011, dopo i primi due anni dalla proclamazione ufficiale a patrimonio naturale dell’umanità, i siti sono stati oggetto di una verifica in lungo e in largo da parte di un valutatore internazionale designato dall’Unesco. Un passaggio decisivo, questo, il cui esito sarà di fondamentale importanza per il definitivo decollo di Dolomiti Unesco secondo anche le indicazioni del professor Cesare Lasen, uno dei maggiori esperti che stanno lavorando attorno al progetto (vedi sotto ai punti 9-10).
1_L’AMICO DEL POPOLO n. 54 2009 Copertina
2_ADP n. 68 2009 pag.9 Dolomiti Unesco viste da Belluno
3_L’AMICO DEL POPOLO n. 54 2009 pag. 5
4_L’AMICO DEL POPOLO n. 54 2009 pag. 6
5 L’AMICO DEL POPOLO n. 54 2009 pag. 7
6 L’AMICO DEL POPOLO n. 56 2009 pag. 15
7 L’AMICO DEL POPOLO n. 68 2009 pag. 6 Presidente Napolitano
8 L’AMICO DEL POPOLO n. 78 2009 pag. 7 Inchiesta Essere siti Unesco
10 2012 Dolomiti Unesco a San Pietroburgo (intervista Lasen)